Archivi del mese: aprile 2012

Intervista a Danilo Arona

di Fulvia Maldini

Allora Danilo, gli Amici del Libro dell’Acsal, di cui faccio parte, mi hanno chiesto di invitarti ad un incontro sul genere thriller-horror e di farti prima alcune domande in proposito. Anzitutto puoi spiegarmi le eventuali differenze fra queste due parole?

 Facciamo finta di trovarci in un grande palazzo, magari il Dakota di New York per l’importanza sacrale che ha (hanno girato il film Rosemary Baby ed è stata l’ultima residenza di John Lennon, dove poi è stato ucciso). Dunque un palazzo o un grande condominio che noi chiameremo gotico per la sua derivazione anglosassone e che si sviluppa attraverso tante camere. Ci sono anche i puristi della letteratura gialla ma non confondiamoci e pensiamo a delle camere precise caratterizzate da una comune connotazione verso il soprannaturale e da trame che hanno a che fare con fantasmi, creature ultraterrene, licantropi e altre ibridazioni con il mondo animale. Poi c’è una grande stanza che chiamiamo thriller perché fa riferimento ad un aspetto emotivo non legato al mondo soprannaturale ma è comunque sotto il tetto delle emozioni forti e della paura. E oltre alle suites e alle stanze più lussuose sono in seguito cresciuti appartamenti più piccoli, noir, story, polare, una casa come una grande famiglia che deriva dal gotico e che chiamiamo letteratura thriller. Del resto puoi trovare anche tra gli specialisti chi cerca di capire una categoria e l’altra. Oggi la situazione si è vieppiù complicata per le novità rivolte soprattutto agli adolescenti come il filone urban fantasy, new gotic, new romantic fantasy ecc. ma siamo sempre sotto il grande tetto del gotico. Continua a leggere

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